La stagnazione del mercato immobiliare non sembra frenare il mercato dei mutui, almeno in apparenza. L'analisi di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif evidenzia infatti per l'intero 2009 appena concluso un incremento di domande di prestiti per la casa pari al 7% rispetto all'anno precedente, quando invece si era registrata una flessione del 4 per cento.
Il dato, senz'altro significativo, va però interpretato: la domanda negli ultimi 12 mesi è stata sostenuta in modo rilevante dai prodotti per sostituzione più che dalle nuove sottoscrizioni. Questa tipologia, favorita dai provvedimenti sulla portabilità, ha infatti rappresentato circa il 24% del totale dei mutui erogati in Italia secondo le rilevazioni di Crif.
Analizzando gli importi dei mutui richiesti non si rilevano particolari differenza rispetto all'anno precedente, visto che la domanda si è distribuita equamente fra le varie classi. Qualche variazione si può invece notare se si confronta la durata dei mutui sottoscritti: i dati del 2009 evidenziano un generale accorciamento dei tempi di rimborso, più in particolare la quota di prodotti nella fascia tra i 25 e i 30 anni è scesa dal 36,12% al 30,61% rispetto al 2008.
Una riprova dell'importanza dell'effetto sostituzione si ha senz'altro dando un'occhiata ai dati sui prestiti personali e non finalizzati delle famiglie italiane, diffusi anche questi oggi dal Crif, che non prevedono prodotti di questo tipo. Nel complesso, questa tipologia di finanziamenti ha infatti registrato nell'anno appena concluso un calo del 5% rispetto ai 12 mesi precedenti. Un dato, rileva Crif, in linea con i dati recentemente divulgati dall'Istat che hanno messo in luce, alla fine del 3° trimestre 2009, una contrazione dei consumi da parte delle famiglie pari all'1,5% e un incremento della propensione al risparmio dello 0,4% su base annuale.